Quando l'esistenza è mistificazione all'esistere medesimo...
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I Problemi del Votare - I
Efrem C.'79
12 giu 2024
Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 23 gen
Il discorso sulla politica (e sui politici) di Socrate mi ha fatto riflettere sul gesto del "votare" e di come questa attitudine sìa - in apparenza - un aspetto facile / semplice... Scrivo proprio "in apparenza" perché - nella sostanza - il gesto del votare rimane più intricato di quanto possa apparire. Proprio per via di questa complessità, si innesca - conseguentemente - anche un processo di relativa utilità del voto o del votare...
Partiamo dal fatto che, essendo noi in una "Repubblica Parlamentare Democratica" non vi è obbligo di voto e quindi possiamo scegliere se andare a votare oppure no. Questa possibilità modifica il numero delle persone votanti che, negli ultimi vent'anni, sono diminuiti sensibilmente. Questo problema è anche derivato dal fatto che i cittadini hanno perso la fiducia in chi gestisce e/o governa territori e persone... I motivi della perdita di fiducia sono molteplici ma adesso non starò qui a scriverli... riporterò alcuni fattori che contribuiscono anche a questo aspetto... Posso solo accennare che la perdita di fiducia è fortemente correlata alla "promessa e al programma dei politici..." (programma che appunto è sempre dei politici e non dei cittadini...). Posso solo scrivere che quando il cittadino diventa politico inizia a ragionare (e ad agire) da politico e non più da cittadino... sindaci compresi...
Il secondo aspetto consiste nella complessità della politica e nell'incapacità - da parte della maggior parte della popolazione - di comprendere tale complessità. Detta in parole povere: perché dovrei andare a votare se di politica ne capisco poco ? Se poi vi è una persona che ben poco sa (o capisce) di politica - e va a votare lo stesso - rischia di creare più danni (che benefici) se, col suo voto, finisce per dare "potere" a un politico incapace o a un politico che non fa gli interessi della collettività, finendo per fare gli interessi di altro o di altri...
Il terzo aspetto implica il sempre più crescente indifferentismo nei confronti del collettivo e/o della comunità. Sempre meno - i singoli individui - si sentono cittadini e, sempre meno, i cittadini si sentono rappresentati da chi li dovrebbe rappresentare... Questo poi comporta un separatismo, sìa ideologico, sìa sociale... Da aggiungere anche il cambiamento della forma politica che è sempre maggiormente rivolto verso l'interessamento delle questioni trans-nazionali, globali e/o internazionali, mettendo quasi in secondo piano le questioni nazionali, regionali, provinciali e/o comunali...
Il quarto fattore consiste anche nella sempre più crescente "dinamicità antropologica" (ovvero spostamenti di esseri umani) tendente a far muovere persone da una citta all'altra, da Stati ad altri, da continenti ad altri, con una frequenza sempre maggiore, trasformando le persone in soggetti sempre più apolidi... Migrazioni, Immigrazioni, spostamenti per lavoro, per affari, per svago o per altri svariati motivi di interesse individualistico... Questi fattori portano poi ad un quinto aspetto che si può tradurre come la perdita di identità sociale, territoriali e/o politica...
Il sesto fattore consiste anche (e forse in principale modo) nella formazione stessa del cittadino (come accennava Socrate). Per fare un buon cittadino occorrono buoni genitori, buoni maestri e buoni insegnanti... e qui, di problemi formativi, ce ne sono parecchi...
Il settimo fattore riguarda i poteri sovranazionali che influiscono e comandano su quelli nazionali. Dopo l'entrata in vigore dell'Euro (e dopo il rafforzamento della U.E.), gli Stati che ne fanno parte hanno perso la loro sovranità monetaria e, quando si perde la sovranità monetaria, si perdono le restanti sovranità.... l'Italia, come gli altri paesi "sottomessi al potere economico della BCE", non solo deve sottostare alle comande della BCE stessa (facendosi prestare il denaro...), ma devono sottostare anche alle leggi della U.E. annichilendo quasi del tutto la possibilità di prendere decisioni nazionali in casa propria. Considerando poi che, in questi ultimi venticinque anni molte proprietà terriere, mobili e immobili sono state cedute a stranieri, non viene molto difficile capire dove vanno a finire i guadagni ricavati...
L'ottavo aspetto è legato ai finanziamenti verso quelli che sono i partiti politici o i politici stessi... Da che mondo e mondo sappiamo benissimo che c'è altra gente che finanzia politici e/o partiti politici per poi ottenere agevolazioni e/o favori in certi ambiti e/o settori... negli Stati Uniti d'America questo attitudine è ormai "consolidata", negli altri Stati del Mondo, "più o meno"...
Il nono aspetto riguarda l'imprevedibilità degli eventi nazionali e internazionali. Se si crea troppa pressione generante qualche evento grave (come ad esempio una guerra), il programma politico cambia per il partito nazionale e anche per gli Stati facenti parte di conglomerati internazionali così, certi aspetti nazionali, vengono messi in disparte per fronteggiarne altri di rilevanza maggiore...
Da ricordare poi questa forma di liberal-libertinismo (politico, economico e sociale) - unito all'eccessivo permessivismo sinistroide (che dilaga in occidente) - che innesca fattori incidenti sempre di più sulla relatività del pensare e dell'agire del singolo soggetto che, essendo sempre più attratto da sirene edonistiche (di svariata natura), si concentra su un vivere fatto per lo più aspetti rivolti a indebolire il soggetto su molteplici piani esistenziali...
Quanto poi sìa utile mettere in evidenza questi aspetti non lo so, perché sappiamo benissimo che l'uomo mai torna indietro... quindi non possiamo far altro che rassegnarci a un modo di vivere che muterà sempre nel tempo... E allora, dal momento che anche il voto muterà nell'uomo (fino forse anche a scomparire...), sono del parere che, prima o poi, a gestire popoli e territori non saranno più direttamente gli uomini (in carne ed ossa), ma saranno le macchine (o i computers se volete...), quelle programmate da noi bipedi e preposte a governare nella maniera migliore (e/o più oggettiva) possibile... quanto poi questo modo di governare sarà migliore (e/o realmente oggettivo) è tutto da vedersi...
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